LA CEFALEA TENSIVA
Si manifesta con un dolore simile ad una morsa che interessa una o entrambi i lati del capo dando un senso di costrizione e pesantezza. Si localizza nella parte posteriore e laterale del cranio, sopra la nuca.
Il dolore è di lieve o media intensità e non impedisce di svolgere le normali attività.
Il disturbo si può manifestare in modo molto diverso anche nella stessa persona, pertanto può assumere altre caratteristiche, in genere gli attacchi hanno una durata che va dalla mezz'ora alla settimana.
Le cause per le quali si manifestano questi attacchi, molto probabilmente, sono delle involontarie e continue contrazioni dei muscoli della nuca, della fronte, delle tempie, del collo e delle spalle producendo una quantità maggiore di acido lattico il quale favorisce la rigidità e causa uno stato infiammatorio locale.
Queste contrazioni possono essere causate da una postura scorretta, sedentarietà, ansia e stress, bruxismo (digrignamento notturno), abuso di farmaci, squilibri ormonali, alterazioni del ritmo sonno-veglia.
Nel caso in cui gli attacchi non siano particolarmente intensi e invalidanti, si possono adottare rimedi poco "scientifici" come ad esempio applicare una borsa del ghiaccio sulla testa, legare un fazzoletto sul capo o anche un delicato automassaggio può dare sollievo. Spesso anche il movimento apporta sollievo.
Se, invece, il fastidio risulta particolarmente disturbante, su consiglio del medico, si possono usare
farmaci analgesici e/o miorilassanti.
Tra gli analgesici i più utilizzati sono i
FANS (Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei) che combattono il doloro e l'infiammazione. Vanno utilizzati solo al bisogno e per brevi periodi in quanto possono causare effetti collaterali come gastrite e alla lunga possono perdere di efficacia e dare assuefazione.
Invece i farmaci miorilassanti aiutano sia a sciogliere le tensioni muscolari che ad alleviare il dolore. Anche questi vanno usati al bisogno e per pochi giorni perchè possono provocare effetti indesiderati come astenia e vertigini.
L'EMICRANIA
Dopo la cefalea tensiva è la forma di mal di testa più diffusa.
E' caratterizzata da un dolore intenso, un vero e proprio martellamento che generalmente coinvolge un lato della testa (solo nel 20% dei casi il dolore è bilaterale), si intensifica con il movimento, è di natura pulsante e ha un esordio progressivo, con coinvolgimento iniziale della zona frontale sopra l'occhio e poi dell'intera fronte e della tempia.
L'attacco può durare alcune ore o anche qualche giorno, in molti casi compare al risveglio.
Al doloro possono associarsi nausea, vomito, fotofobia (fastidio alla luce), fonofobia (fastidio ai suoni), osmofobia (fastidio ai rumori), brividi e pallore.
Gli attacchi possono essere preannunciati da i cosidetti sintomi prodromici, una serie di distrurbi che si ripresentano con regolarità, anche il giorno prima di ogni crisi, come irritabilità, stanchezza, sonnolenza, e tendenza a cambiare umore.
Un altro sintomo che preannuncia l'arrivo dell'attacco è la cosidetta "aura" che compare da 10 a 30 minuti prima della crisi o in concomitanza della stessa. Sono sintomi reversibili di tipo neurologico come piccoli abbagliamenti, flash scintillanti, oscuramento o annebbiamento del campo visivo, perdita della vista in un area limitata dell'occhio, sensazione di formicolio e intorpedimento a un braccio, disturbi della parola.
Oltre ai soliti farmaci antidolorifici utilizzati quali: ibuprofene, ketoprofene, diclofenac, esiste un'ampia gamma di rimedi naturali utili a contrastare e diminuire i sintomi del mal di testa senza avere effetti collaterali a livello gastrico.
L'ultimo ritrovato a base di zenzero, caffeina, e mirra risulta utile per contrastare gli stati di tensione localizzata, in particolare a livello del collo e della testa. Scopri di più sul
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